Non ho dato nessuna moneta in pegno al fresco regalo del Dottor Vinci, regalo brutale, senza preavviso. Le persone-oltre prendono strani momenti per metterti qualcosa in mano, momenti che gli altri non hanno. Capisci solo dopo anni cosa ti stavano dicendo e capisci pure poco, se non di averli incontrati.
Io e il Dottore parlavamo di coltelli e di pietra serena, quella sera, pietra ottima per arrotare, mentre si esaurivano abbondanti porzioni di Teroldego, da bicchierini in plastica e cicche fumose schizzavano nel camino.
Il tempo passava piano, in quella comunità e non sapevo, salendo le scale, che quella sarebbe stata la volta migliore, la miglior salita, ed era già conclusa.
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