Erano mesi che sta roba mi chiudeva dentro casa, la certezza che sarebbe entrato mentre dormivo per depredarmi, farmi fuori.
Era interessato alla casa, lui viveva qui accanto o a qualche chilometro, lo sentivo pensare con me, nel silenzio del buio delle stanze di sopra, avrà pur avuto le sue chiavi, ma non potevo sorprenderlo, non sapevo nemmeno se fosse reale.
Un tessuto a scacchi, rossi e neri, ecco quello che avevo visto.
Era interessato alla casa, lui viveva qui accanto o a qualche chilometro, lo sentivo pensare con me, nel silenzio del buio delle stanze di sopra, avrà pur avuto le sue chiavi, ma non potevo sorprenderlo, non sapevo nemmeno se fosse reale.
Un tessuto a scacchi, rossi e neri, ecco quello che avevo visto.
Non avrei mai dovuto affittare una casa tanto grande, pensavo mentre lavavo i bicchieri con l'acqua fredda mangiando legumi direttamente dai barattoli, una casa tanto piena di scatole, di cose altrui, piena di angoli dove potevano accadere cose che non avrei mai visto o sentito. Ma era l'unica libera in questa zona e costava poco, davvero poco.
Avrebbe preso le mie cose, il computer, la macchina fotografica e tutto il resto, non importava era solo roba, il peggio era non sapere, ad esempio la macchina blu, che ogni mattina sfrecciava due volte: erano le sue mosse di studio? Certo ero un tipo prevedibile nelle abitudini, sapevo che sarebbe venuto mentre dormivo.
Il gatto, anche, era diventato strano, era un simpatico bastardo quando avevo affittato la cascina, mi si strisciava sempre alle gambe ora si faceva vedere meno, era magro e quasi rifiutava il cibo, stava cercando altri alloggi, malato, fiutava morte.
Io la notte lo sentivo che la notte c'era qualcosa che non andava, improvvisi colpi di freddo e controllavo il termosifone, che poi era a posto, sognavo sempre quel tessuto a scacchi neri e rossi senza capire mai dove cazzo l'avessi visto.
Poi, se mi svegliavo, riprendere sonno era come fare una confessione all'inferno, riprendere le fila di un discorso non mio, sognavo sempre di un uomo, un dolore, piedi staccati appena di poco dal piano del tavolino, non lontano da qui e dondolava, dondolava senza sosta.
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