C'è quella nostra forma sul cuscino, la vedo
e vivo stati fragili, contratti, che non c'è l'aria
per piangere. occupo spazi piccoli, cerco di
non circoscriverli
salto il lavoro senza saltare il filo.
abito il tuo corpo con pace,
sento dove toccavi, le pendenze, gli attriti.
Siamo stati dentro, insieme, carcere distante,
lontano
e ogni chiave era un patto d'uscita, teso a
tradirci
teso e ferirci
Eravamo una bugia, chiusa in un baule, la
chiave chiusa dentro con noi. Inutile-
in realtà siamo insieme,
in realtà siamo soli.
che brividi matteo....non sai quanto mi rispecchia. complimenti. dai alle parole una gran potenza. valeria
RispondiEliminagrazie Valeria, questione di avere la penna vicina in certi momenti...
Eliminagrazie Matteo, bellissima
RispondiEliminaVis
grazie Vis
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