lunedì 16 aprile 2012

Cassetto n°32

non giocate col mio cuore o diventerà un ordigno, vi esploderà tra le mani. Io ho tentato, altre persone, il fuoco mi ha coperto come giusta punizione, flagello.
Ho stretto altri occhi dentro i miei, poi li ho lasciati scivolare via, scappato da case accoglienti, da tavole imbandite. Ho bevuto tanto per coprire le colpe, sono sempre riemerse, doppie triple immense.
Un uomo non dovrebbe ricordare, un uomo è fatto per vivere, un uomo è un dolore sordo che emerge piano. vedo la tastiera di un pianoforte, ogni tasto, ogni vita, ogni passo, la mandibola che si contrae l'aria che passa sibilando e il cuore si fa piccolo piccolo e il battito sfuma, quasi non lo sento più.
Se respiro è per restituire, se mangio è amore, se piango è espiazione
farmi perdonare? sempre
odiare purtroppo
brevi tratti d'amore, scintille di falò 
bruciore al cuore, le ginocchia cedono
dottore, è morte!



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