mercoledì 15 agosto 2012

Cassetto n°52

Avevo talmente tanto da dire che presi un cane
e ogni mattina
lo portavo a salutare il sole
Ma il sole era infinito e meno il cane.
Qualche anno e il cane morì,
ma il sole tornò a sorgere,
ogni giorno, facendomi pensare
alla velocità dei cani a sparire...

martedì 7 agosto 2012

Cassetto n°51

ore 19e43 è l'ora di prepararsi. Carlo Bugatti passa con l'indice le camicie bianche appese in fila nel mobile di rovere scuro. Lascia dondolare gli appendiabiti, tutti sostengono lo stesso modello in lino, maniche corte. La sua tenuta è poi composta da un paio di jeans e mocassini beige, senza calzini, è luglio. Una veloce occhiata allo specchio e al bel colorito, una ravvivata ai capelli, le Philip Morris nel taschino e si parte. Ma ha prenotato e dov'è l'accendino? Ha poi anche confermato con Serena? Sfiora lo schermo, l'IPhone si accende, scorre rubrica  e chiama il "Mozzo": Ristorantino di pesce non proprio economico arrampicato sulla collina marchigiana.
-il solito per due, in terrazza, sisi grazie alle 21!-
Clic!
-coglione!- ripete quasi ad alta voce. Dieci anni che cena lì ogni giovedì d'estate e questi fan finta di non ricordarsi.
Chiavi della Golf nel pugno e la porta scatta dietro di lui. SMS a Serena:
passo da te ore 20e30, dopo cena, bagno in spiaggia e vino da me? Gli sfiora le labbra un sorrisetto: un mojito? in fondo è presto. Rientra in casa e si prepara il drink, è presto, assapora lentamente il rhum mentre rigira ghiaccio e menta. Devo prenotare il volo, devo controllare quei documenti devo tagliare i capelli.
Intanto sono le 20e20. Oreste rientra dal suo sportellino e comincia e bere monotono, lingua su e giù. Stanchezza. Non degna neanche di uno sguardo le crocchette e si acciambella sull'unica poltrona, pulita. Carlo prepara il secondo mojito e pensa a una scusa per annullare con Serena.