sabato 15 ottobre 2016

Cassetto n°169

Mi trovo a pensare a cosa sia un uomo, piegato i due con le chiavi dell'appartamento in mano e un dolore perpendicolare allo stomaco, mi chiedo cosa sia.
Mi piacerebbe fare un disegno, perché oggi riesco meglio con questo, ma qui non posso.
Era come vedere l'alba ogni volta, era come bere del fuoco
Se mi chiedessero cosa voglio oggi non avrei dubbi, questo è il vantaggio di perdere chi si ama: fare le proporzioni, vorrei tornare dove stavo, anche poco fa e ci stavo bene.
Se incontri qualcuno di davvero pericoloso, in giro, non potresti essere tu, dall'altra parte? 
Dovrei abituarmi a pensare in modo diverso. Ci sto investendo molto, non sempre è facile. Non lo è mai, in realtà
Ricordo la rabbia stampata nei luoghi della mia infanzia, ricordo parole che ferivano, e schiaffi veloci, che tagliavano l'aria sul mio naso. Ricordo che non avevo paura, ora ne ho molta.
Ricordo anche il giorno che capì che questa roba non sarebbe passata facilmente, e lo sconforto, la delusione, il lutto.
Trovai il modo di camminarci sopra, come ora che i pomeriggi sono scuse per spostarsi a bere caffè da un bar all'altro, scuse per spostarsi continuamente, mentre vorrei restare. Immobile. Dormire
Essere il tuo angelo mentre divento la cosa che ripudi, l'odio che ti paralizza. 

Essere.

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