giovedì 5 gennaio 2012

Cassetto n°8




Non credere mai a quello che scrivo
è cibo, per la mia noia
il vecchio, qui accanto a me, al bar,
mi fissa e fuma, solo, 
ha occhi spenti,da prigioniero.
Tornavo sui miei passi, mentre pensavo
chi muore, mica ne ha voglia”
allora chiamo mio padre, passa il tempo
non riusciamo a parlare, vorrei dirgli 
“senti qua..”prestargli del tempo.
ma non ho niente, neppure per me
dovrò rubare, come ho sempre fatto.

2 commenti:

  1. A quanto vedo... anzi, leggo, l'incomunicabilità tra le persone, indipendentemente dai lacci che le legano, è un aspetto che ti prende molto.
    Bella.

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  2. si mi interessa molto la distanza, soprattutto tra le persone vicinissime. Ad esempio dentro una famiglia, tra fratelli, forse è autobiografico, ma lo trovo stimolante...

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