venerdì 2 agosto 2013

Cassetto n°97

- non è che i ciccioni mi facciano schifo, odio solo il loro modo di respirare
- ah si?
Chiara, figlia dell'avv. Gualdi di Arezzo, si accende una sigaretta sul balcone del caffè Centro di Torino, zona Porta Nuova. Davanti a lei un conto da sessanta euro e Giusy, truccatrice da Kiko in pausa pranzo, che cerca con scarso successo di resistere all'impulso di rollarsi un'altro Drum.
- oggi in biblioteca ero vicina a un tipo enorme e ansimava, sembrava stesse facendo le scale, ma era semplicemente al computer.
- si, penso di capire cosa intendi...
- è un po' come se stessero sempre scopando, sono affannati, sudati e puzzano
- e se ne incontrassi uno estremamente intelligente, voglio dire una mente fuori dalla media?
- spiegati meglio!
Chiara trascina su e giù lo schermo dell'Iphone per pura noia, senza leggere.
- cioè mettiamo che conosci uno scrittore, uno coltissimo, un viaggiatore che ha solo qualche chilo in più?
- dipende anche da quanto! Tipo Giuliano Ferrara o più alla Philip Seymour Hoffmann? C'è una gran bella differenza!
- uno che, a parte il peso, rappresenti un uomo ideale, che vada oltre le banali leggi dell'estetica, consapevole e menefreghista del sistema costruito attorno a tutti 
- non lo so, non mi è mai successo
- io credo tu sia estremamente limitata Chiara, e non lo dico per offenderti, solo credo che il tuo stile di vita certi ragionamenti non li permetterà mai.
- sei tu ad essere un'ipocrita Giusy, il tuo ragazzo non mi pare un'orca, lì coso... il campione di nuoto!
- d'accordo, ma vedi ti stai difendendo!
- no, dico solo che se al mare dovessi abbracciarti ad un cinghiale peloso sudato che ti sbuffa in faccia, magari faresti meno la filosofa di sto cazzo! 
- ti difendi estremizzando, non hai argomenti
- no li ho e riguardano il fatto che sei una buonista sinistroide!
La parola sinistroide la fa scattare come uno strattone per riallineare una frattura. Un mirato colpo di lingua e Giusy chiude la sigaretta di Golden Virginia in una rollata precisa e sicura.
-  almeno non mi pare di pagarmi affitto coi soldi dei ricorsi delle multe della città di Arezzo...
-  sei un troia! 
Chiara lancia il mozzicone giù dal palazzo e si alza
- ti pago il conto, Fidel Castro! 
Giusy sorride, sapeva benissimo che sarebbe andata così, ha lasciato la borsa in negozio.

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