mercoledì 4 novembre 2015

Cassetto n°160

"..I sogni sono fatti per essere infranti e necessitano di grande lucidità, è un paradosso, lo so, ma non possiamo sognare a stomaco vuoto, o senza aver prima preparato qualcosa di comodo."
Cook annuì, ma con meno decisione.
Il Capitano e Cook marciavano in fila indiana insieme a una ventina di altri detenuti delle più varie provenienze, forme e colori, tutti incatenati, gobbi dalla fatica.
"Ora lei mi dirà che abbiam fallito, che eravamo degli sciocchi"
Cook a questo ammonimento, se possibile, affondò ancor più la faccia nella barba, era diventata improvvisamente grigia, tutta in un colpo, il giorno dell'arresto.
Il capitano, invece, conservava nel corpo il segno di un'insperata vitale giovinezza: alto, saldo nelle gambe tornite che gli affondavano negli stivalacci flosci, procedeva diritto trainandosi dietro gli ultimi tre della fila, un gruppo di magrebini, esili e piagnucolosi.
Cook guardò avanti, non c'era traccia di acqua, di aria, di casa in quel luogo. Proseguivano diritti verso El Alamadia, un carcere di massima sicurezza, una gola persa nella sabbia, talmente profonda che non esistevano sbarre e gabbie, i detenuti venivano lasciati là a marcire, a combattere, a catturare mosche con la bocca, e poi, a morire.
"Eppure abbiamo vissuto, eh Capitano?"
E il Capitano rise
"Eppure abbiamo vissuto Capitano, abbiamo avuto tre donne per notte, abbiamo bevuto bevande dal sapore di miele, abbiamo dormito sotto le stelle dei mari più caldi, sempre uniti, sempre la mano sulla gola del compagno vicino, ogni volta fedeli solo alle nostre vele e al sangue.
"Cook, ora si che parla come un mio marinaio!"
Cook guardo quella bestia del Capitano, provò un'ammirazione che poteva sfociare in qualcosa simile all'amore, alla gratitudine di un figlio sollevato dalla terra e dal fango.
"Io ringrazio voi, invece, Capitano. Con voi ho vissuto un'Idea e son stati tre anni che valgono più di tutte le vite, sapevo non sarei morto tra le braccia di una donna, o nel letto mefitico ed evacuatorio dei vecchi ed io ora...ora ho tutto quello che desideravo"
"Parla come un uomo, Cook, eppure sono io ad avere un debito con lei, e con tutti i suoi defunti compagni"
"Voi non avete nessun debito..."
""Si, e mi stia a sentire, se io vi ho dato tutto è perché vi ho sempre chiesto tutto, il mio sogno era più grande, ma lo avete retto voi, senza seguire i vostri"
"Il nostro era servirvi, Capitano!"
"No, quello è quello che vi ho convinto a seguire, mentre prendevamo la isola di Larhoe, ricorda?"
"che magnifica mattina di vittoria, Capitano"
"No, fu lì che carezzai la mia follia: non ce l'avremmo mai fatta, perdemmo ventitré uomini in una sola battaglia per pochi alberi di banano, lì capì che agivo nel peccato, lì, mentre vi caricavo le pistole"
Il capo non chinò mai la testa, ma se una volta in vita sua la voce ebbe un fremito, un'esitazione, fu lì che l'ebbe, a sei ore dalla sua fucilazione alle porte di El Alamadia.
"Capitano io, noi credevamo in voi, non importa chi è morto, è andato male solo quello che non potevamo"
"Giusto, ma c'era chi agiva per ingordigia, per morire grasso e coperto d'oro, chi per rabbia, altri, come lei, per fedeltà. Io agivo solo per me, io avevo scritto il vostro destino nelle mie parole".

All'orizzonte nessuna forma, dentro di loro il suono delle catene, avrebbero ormai potuto togliergliele.
"Voi finirete come animali, a cavarvi gli occhi e mangiare i piedi dei morti, vi daranno la peggiore punizione, io me ne vado in piedi, nei privilegi, anche stavolta."
Il Capitano sapeva che sarebbe rimasto vivo nelle leggende, sulle bocche di Lisbona, di Marsiglia, nei racconti degli ubriachi ai ragazzini, sapeva che i suoi centosessantatré uomini, invece, sarebbero stati solo dei morti.
"Io la morte la volevo come una donna, capisce? Sono nato sotto il segno della sua danza, la vita è una bugiarda, solo la fine sa essere onesta con un uomo, io spero che anche voi, nel bene nel male, abbiate potuto saperlo"
"E l'avete baciata, Capitano?"
"Oh si"
"E com'è?"
"Amara, è amara come inchiostro"
E ancora una volta, immancabilmente, Cook annuì

E dopo due giorni di buio
qualcosa schiarì
e un timido sole esplose sulle loro teste




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