domenica 14 ottobre 2012

Cassetto n°61

Ogni giorno, la mattina è un dramma, perchè la gente mi chiede le cose. Allora io apro la porta, c'è la nebbia, scaldo le vivande, il latte, caffè, poi li sento muovere e prego stiano in camera, nella loro stanza.
Poi si svegliano sempre troppo presto, sognano poco e allora li aspetto, alla scrivania con una specie di sorriso, ma lo sappiamo che non c'è nulla da fare qui. Lo sappiamo che è una specie di sorriso, solo aspettare e impostare sorrisetti: -la colazione è pronta ragazzi!- e vai di sorrisetto. Perchè mancano i fondi,  mancano i contenuti, non si fanno mica i miracoli, no?
Poi io ci penso bene, a me, una volta fare i miracoli sarebbe anche piaciuto, che i contenuti pensavo di averli e un pò sta posizione inizio ad odiarla, ma ad odiarla piano, come si odia davvero, come un fiume piatto e scuro. E adesso sto qui, in una casa, che arrivano la mattina e mi sento tremendamente colpevole a non aver altro da proporre che tre biscotti e del latte.
Ma mica buono, no, quello dell'Eurospin.

Nessun commento:

Posta un commento